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Paperino e Reginella

Fa strano vedere il nostro papero non associato al nome di Paperina, eh? Eppure, se dovessimo descrivere Reginella, non sbaglieremmo a definirla come il vero amore di Paperino.

Ma chi è Reginella? Da dove salta fuori?

Salta fuori nel 1972, nella storia Paperino e l’avventura sottomarina. Non mi metto a raccontare la storia per filo e per segno, ma per recuperarla è sufficiente una breve ricerca su Google. Questa vicenda è l’inizio di questo che è, a tutti gli effetti, un amore impossibile: Reginella è infatti una papera aliena, sovrana prima di un regno sottomarino e poi del pianeta Pacificus.

Le vicende difficili dei personaggi e il senso di dovere non aiutano i paperi a coronare il sogno. Non li aiutano nemmeno le scelte editoriali che preferiscono riportare la storia e i personaggi nella comodità del proprio status quo. Ma a che prezzo per i protagonisti!!!

Quante volte la comodità prende il sopravvento persino nella vita vera? Quante volte il più semplice conformismo costruito negli anni a suon di inerzia e abitudine tarpa le ali a quello che invece potrebbe essere il sogno? Tante, troppe.

Così vanno avanti fidanzamenti pluriennali, movimentati dall’inquietudine di quello che potrebbe essere, se solo ci fosse quel briciolo di coraggio in più.

Di Paperina possiamo dire, senza timore di smentita, che è la fidanzata di Paperino.

Ma di Reginella… Di lei possiamo dire che è il vero amore di Paperino. E Paperino è il vero amore di Reginella.

Buon San Valentino anche a tutti quelli che vivono una primavera che non si trasforma in estate, ma che vivono comunque qualcosa che va al di là del tempo e dello spazio.

Qui vi lascio i finali strazianti di due delle quattro storie pubblicate di Paperino e Reginella. Sembrano addii ma non lo sono mai del tutto.

La Candelora

Oggi è il giorno della Candelora! Ufficialmente il giorno in cui si disfa il presepe, anche se a prendere il sopravvento è ora la data del 7 gennaio. Per essere un minimo vicina alla tradizione ufficiale, tengo il mini presepe dei disadattati in un angolo della mia camera proprio fino a oggi (domani, a dire il vero).

Lo chiamo presepe dei disadattati perché è un insieme di statuine danneggiate che ho recuperato dal negozio di famiglia. A Gesù bambino manca una gamba, a un pastore una mano, la pastorella porta in dono una gallina decapitata, la capretta si regge su tre zampe, l’angioletto ha un piede scheggiato. A quel punto ho aggiunto Maria e Giuseppe, ecco il presepe!

Ad abbellire ulteriormente il mio angolino ho aggiunto un alberello di Natale storto con la base rotta e un alce a cui manca una zampa.

Oggi comunque ricorre il giorno della presentazione di Gesù nel tempio e ho trovato tante filastrocche carine dalle pagine dei vecchi libri scolastici, una l’ho scelta infatti come immagine in evidenza (se qualcuno legge dal PC: apparirà doppia!).

Siamo comunque in contrasto. Si dice che se il tempo è bello, siamo fuori dall’inverno altrimenti siamo ancora dentro. Ma nei giorni scorsi c’erano i giorni della merla e si dice che se il tempo è bello, la primavera tarderà ad arrivare. Quale detto avrà ragione?

Anche nel mio paese ovviamente si celebra la Candelora, con la messa e a seguire, naturalmente, la processione con le candele. Questi riti mi piacciono tantissimo!

La signora della pizzeria

Sono giorni che penso a questa vicenda. Da prima del tragico epilogo avvenuto ieri sera. Non so più da che parte girarmi per quanto riguarda gli interrogativi.

Per chi non l’avesse sentita, ecco un breve riepilogo: nella pagina social di una pizzeria di provincia, compare una recensione in cui un cliente si lamenta di aver dovuto mangiare di fronte a una coppia gay e a un ragazzo seduto su una sedia a rotelle. Appare poi la risposta della proprietaria che invita il cliente a non ripresentarsi nel suo ristorante se infastidito da ciò perchè aperto a tutti.

In breve è successo questo. Una vicenda di cui non ci saremmo mai accorti se non fosse inspiegabilmente diventata una notizia, per giunta di rilievo nazionale.

Parliamo di una piccola pizzeria con pochi posti a sedere, in un paese di tredicimila abitanti.

Ma succede qualcosa che continua a lasciarmi interdetta. Per le categorie coinvolte nella recensione, il post diventa “virale” (frase che odio) fino ad arrivare ai quotidiani e telegiornali nazionali.

Come ho scritto tra parentesi, io odio quando si parla di qualcosa perché “è diventato virale”, mi ricorda le dicerie di paese che cominciano sempre con “Stanno dicendo che…”, senza soggetto, sempre con dettagli in più che magari all’inizio può anche incuriosire, ma dopo pochi minuti è chiaro che si parla del niente.

Insomma, il sempreverde “stanno dicendo che” ai tempi di facebook viene fuori dallo schermo e arriva sulla TV di tutti. Seguono le interviste alla signora proprietaria, le lodi eccetera eccetera. Ma nel giro di niente, tutto cambia. Si sospetta che la recensione non sia vera e i giornalisti tornano all’inseguimento della signora proprietaria per farla confessare a favore di telecamera.

Io sono ferma in verità all’inizio. Perché diavolo una recensione di una piccola pizzeria diventa di rilevanza nazionale? Ma che razza di notizia è? Avrei capito se fosse stato il giornale locale a occuparsi del caso, limitandosi a raccontarlo, ma vedere i giornalisti di Repubblica, del Corriere, del Tg3 mi lascia veramente allibita.

La recensione è vera? La recensione è falsa?

Gli utenti sono davvero interessati a questo? L’attenzione sul caso non diminuisce. Anche i volti noti della TV se ne occupano, chiamano la signora che risponde un po’ titubante, ok, forse (forse) ha fatto una scemenza scrivendo da sé la recensione, facendo leva su due categorie sociali molto in vista a causa di intolerranza ed esclusione.

L’attenzione sul caso non diminuisce nemmeno stavolta e la signora non regge. L’epilogo, tragico, lo conosciamo.

Non penso che chi ha fatto domande sia colpevole, non lo penso assolutamente.

Penso però che, se anche fossimo giunti a una confessione della signora, questa vicenda non avrebbe né aggiunto, né tolto niente. Insomma, per giorni si è parlato del nulla impastato col niente.

“Ha fatto leva su categorie fragili solo per marketing e per avere un tornaconto personale”, ho letto. Per una pizzeria di provincia che avrebbe ottenuto cosa? Una decina di pizze ordinate in più a settimana?

“Era un lavoro giornalistico in nome della ricerca della verità”. Ma lavoro giornalistico e ricerca della verità per ‘sta cagata di notizia? Ma siamo seri?

Il nostro alle volte sembra sempre di più il Paese delle occasioni buttate nel cesso. Arriva la prima presidente donna ma è la Meloni, ci ritroviamo una schiera di giornalisti che pubblica qualsiasi cosa e che poi diventa super puntigliosa ma solo per le notizie irrilevanti.

Che disagio.

Per la signora e per tutta la sua famiglia mi dispiace moltissimo. Per l’ennesima volta abbiamo sbagliato il bersaglio.

Pollyanna

C’è “Pollyanna” su TV2000 quindi è il momento giusto per ricordarmi di quando da piccola volevo portare l’album delle figurine di Pollyanna in chiesa la domenica per farlo vedere a Gesù.

Sono passati molti anni e chi ricorda questo episodio ci ride ancora su, ma se devo essere sincera mi sento completamente nel giusto: ci insegnavano che Gesù era un amico e agli amici si mostrano anche le cose nuove, i nuovi acquisti o i nuovi regali.

A onor di cronaca, l’album delle figurine era dedicato al cartone animato di Pollyanna degli anni ’80, ero molto affezionata sia all’album che al cartone, non ne perdevo una puntata.

Ecco qui la Pollyanna del cartone.

Facendo una breve ricerca su Google ho trovato anche delle immagini dell’album ma solo perché diversi senza cuore lo vendono su eBay. Maledetti cuori di pietra, che diavolo fate? L’infanzia non ha un prezzo!

La foto doppia

Per qualche motivo che mi sfugge, ogni volta che imposto l’immagine in evidenza nel post, questa mi viene pubblicata due volte nel testo del post ma se apro il post dal telefonino, allora mi appare solo una volta.

Che diavoleria è mai questa? Esperti online?

23 e 24 dicembre – La Vigilia –

Ed eccoci qui!!! Siamo all’ultima casella del calendario dell’Avvento… Di già! Il Natale è alle porte e, come ho già detto negli altri post, un po’ mi dispiace che questo periodo magico passi così in fretta.

Io sono credente e mi piace un sacco fare il presepe e l’albero, portare il Natale a casa mia. A proposito del presepe, questo rito meraviglioso compie proprio oggi 800 anni, era infatti il 1223 quando San Francesco creò il primo presepe a Greccio.

Pochi giorni fa la mia amica Michelle, che ho già nominato, mi ha mandato quattro nuovi Santon e uno di questi è proprio San Francesco! Ho deciso che sarà un personaggio itinerante, girerà in tutti i posti del mio presepe in cui ho sistemato gli animali!

Stavolta ho scattato delle fotografie mie, del mio albero e del mio presepe!

Le pubblico!

E… Buon Natale!!!

22 dicembre

Non vorrei sembrare troppo ripetitiva, ma perché i giorni di dicembre letteralmente volano? Ricomincerei volentieri da capo, dal 1° dicembre!

Oggi ho ricevuto un regalo bellissimo: quattro Santon!! Sono i personaggi dei presepi provenzali, me li ha mandati la mia amica Michelle!

Li ho messi nel mio presepe, ma sto valutando per loro la postazione migliore… Ho già stabilito che uno sarà un personaggio itinerante!

Si aggiungeranno agli altri personaggi e ritroveranno altri due Santon: Paul Cézanne e il coup de Mistral!

Pubblicherò delle foto mie, ora ne acchiappo una da Google giusto per dare l’idea!

21 dicembre! Compleanno!! (E anche 17, 18, 19,20)

Compleanno perché è proprio il mio compleanno!!

Ho festeggiato? Certo!!

In grande? Certo che no!

Come ben sa chi mi conosce, io sono una grande appassionata di festeggiamenti piccoli, di festicciole fatte in casa. Io festeggio il mio compleanno nello stesso modo in cui lo festeggiavo da piccola! Torta, persone care, in casa, vicino all’albero di Natale, mostrando a tutti i miei addobbi e il mio presepe!

Sono tanto contenta della giornata di oggi, la mia festa è data dalle persone care che sono venute a trovarmi, che mi hanno telefonato e scritto!!

Auguri a me!!

La torta è proprio la mia eheheheh gnam

14, 15, 16 dicembre

Nel calendario dell’avvento dei cioccolatini rimango sempre indietro. Per me quindi è il 12 dicembre e sinceramente apprezzerei molto una maggiore lentezza da parte di questi giorni.

Sono una cultrice dell’albero e del presepio fatti l’8 dicembre ma ho capito che il segreto è comunque cominciare prima, giorni prima, forse proprio il 1°, perché ci vuole un po’ di tempo per tirare fuori tutti gli addobbi.

Ho: l’albero, il presepio, gli addobbi per casa (piccoli presepi di diverse nazionalità e materiali, babbi natale, Gesù in più mangiatoie ricavare da un posacenere e un filo argentato -ci vuole così poco!), fili luminosi in balcone, nelle scale e nel cancello, trenino di Babbo Natale nel pianerottolo.

Di sicuro i film americani di TV8 incidono molto in questa mia volontà di addobbare qualsiasi cosa, ma un po’ di colore fa bene all’anima. Alla mia sicuramente!

Oggi è cominciata anche la novena di Natale, ho assistito alla prima nella chiesetta di un rione del mio paese, così ho visto anche il presepio che le persone del posto hanno realizzato. Molto molto bello!

In tema di luci e addobbi assurdi, stavo cercando su Google alcuni addobbi delle case americane.

Sobri, non c’è che dire!

11, 12, 13 dicembre – Santa Lucia

Oggi è Santa Lucia! Il mio onomastico grazie al mio secondo nome!!

Anche questa data, da qualche anno, è sempre presente nel mio blog perché nel mio paese viene festeggiata Santa Lucia! E’ una festa che mi piace moltissimo, una festa piccola e raccolta, organizzata dalla parrocchia che ha raggruppato un gruppo di Lucia (eccomi!), Luciana, Luciano, Lucio, Lucilla e derivati!

Ci sono tanti momenti emozionanti, come la vestizione della Santa a cui quest’anno ho preso parte attivamente, grazie a mia mamma che ha ricamato il mantello della Santa! Messa in chiesa, poi la processione con le candele, quando è già buio e infine rinfresco offerto dal gruppo organizzatore, musica e condivisione.

Mi sono affezionata moltissimo a questa tradizione, ha qualcosa di magico per me!

Allego qualche foto proprio della statua che si trova nella chiesa del mio paese.

Non ho eliminato i volti delle persone però insomma, non è che qui arrivino spettatori a pioggia!

Di Santa Lucia mi piacciono moltissimo anche tutte le tradizioni. La notte tra il 12 e il 13, i bambini (nel nord Italia) preparano del caffè o latte e biscotti per Santa Lucia, un po’ di farina per il suo asinello e un pezzo di pane per Castaldo, il suo cocchiere. I bambini più curiosi aspettano svegli per vederla, ma la leggenda vuole che Santa Lucia butti negli occhi un po’ di cenere per non essere vista. Il giorno dopo, i bambini buoni troveranno qualche regalino!

Che bello!! W Santa Lucia!